Gli Uadi “Wadi”, via della Moletta civ. 8

Dalla strada, l’area degli Uadi si presentava come una distesa pianeggiante che, nascondeva una serie di fossati che avevano una incredibile profondità e complessità. Gli wadi erano un aggrovigliamento di fossati scivolosi e pieni di rovi, dove era difficile muoversi ed orientarsi. La vita dei soldati, all’interno degli wadi, è stata descritta come un esistenza disumana, da trogloditi, in cui non avevi il tempo per dormire o riposarti. Il meteo era un altro elemento negativo, con freddo e piogge torrenziali che ingrossavano i ruscelli, lasciando i soldati con i piedi a mollo, scoprendo i poveri corpi dei soldati morti, seppelliti frettolosamente. I soldati, rannicchiati nella rete dei canali, erano isolati di giorno e riforniti in modo errato nella notte, sfiniti dalla stanchezza e dai bombardamenti, circondati da nuovi e vecchi cadaveri, scavavano trincee e le presidiavano fino a quando non venivano attaccati e cacciati dai tedeschi. Poi si spostavano da un’altra parte per scavare una nuova postazione; oppure respingere gli attacchi, o lanciare nuovi attacchi locali, inseguire i cecchini, evacuare i feriti, seppellire i morti e trasportare i rifornimenti. Questa era la vita dello wadi. Le postazioni nemiche, in molti punti, era distanti pochi decine di metri, e si doveva vivere costantemente nelle trincee. Si era sempre sotto il fuoco dei cecchini, oltre che dell’artiglieria nemica, che molte volte tagliava i fili delle comunicazioni telefoniche e si rimaneva isolati. A causa dell’isolamento, vi era anche il problema dei rifornimenti e dell’ evacuazione dei feriti. Un inferno, nel quale, nei mesi successi, si svilupparono le più cruenti battaglie della Campagna d’Italia. Tra i wadi più importanti abbiamo:

Mappa degli uadi (wadi)

Fiume /Fosso della Moletta “Moletta River”

Soldati britannici nelle postazione all’interno del fosso della Moletta. Foto IWM  NA 15210

Fosso Re Michele

 

Postazioni britanniche all’interno degli uadi. Foto IWM NA 12103

“The Fortess” La Fortezza

Postazioni britanniche all’interno degli uadi. Foto IWM NA 15299

“The Lobster Claw” -L’Artiglio dell’Aragosta estremità del Fosso del Buon Riposo

Soldati paracadutisti tedeschi all’interno degli wadi. Foto archivio NAC

The Boot “Lo Stivale” Fosso di Campo di Carne in particolare l’estremità inferiore

Fanteria britannica avanza. Foto Archivio IWM NA 12923

“the Caves” Le Cave- Grotte- Canale del Buon Riposo “Der Geierschnabel” Becco dell’Avvoltoio

E’ la zona che si trova all’altezza di via di Buon Riposo e comprende le cave (grotte) di pozzolana di Caffarelli ed il fosso del “Buon Riposo”, che si estende trasversalmente alle grotte. Qui, nei mesi di Febbraio, durante la controffensiva tedesca “Fischfang”, il 2° battaglione del 157° reggimento della 45° divisione di fanteria degli Stati Uniti, rimase isolato all’interno delle grotte, per una settimana.  Solo dopo aspri combattimenti, di quasi 1000 uomini che componeva il battaglione,  225 riuscirono ad essere evacuati. Di questi il 90% dovette far ricorso alle cure mediche. La notte del 21 febbraio il 2°/7° battaglione Queens sostituì i resti del 2° battaglione del 157° reg., ma questi arrivarono alle grotte, dopo aver subito diversi attacchi, tra i quali anche un bombardamento aereo che produsse parecchie perdite, oltre alle munizioni viveri e alle armi pesanti. Dopo cruenti combattimenti, che si svolsero all’esterno del perimetro delle grotte e che eliminarono tutte le difese esterne, il Colonnello Baynes, comandante dei Queen’s, decise di rifugiarsi nelle grotte, anche perché, i tentativi di rifornirli, erano andati a vuoto. All’interno delle grotte, oltre ai resti dei Queen’s, vi erano soldati feriti americani e britannici i quali fu possibile sfollare, ed un gruppo di civili. I tedeschi attaccarono l’entrata delle grotte anche con i carri armati. Vista la situazione critica, il colonnello Baynes prese la decisione di ritirarsi durante la notte. Durante la ritirata, i britannici vennero scoperti ed attaccati. Alla fine il bilancio delle perdite, nelle 48 ore di permanenza nelle grotte, da parte del 2/7 Queen’s, fu drammatico, 362 uomini tra morti, feriti e dispersi, circa 85% degli effettivi. Un totale di quattro ufficiali e diciassette uomini, e questo era tutto l’intero 2° battaglione del 7° Queens. Al colonnello Baynes venne assegnata la Distinguished Service Order.

Soldati tedeschi all’interno delle grotte. Foto archivio NAC

The Grenatier Gully, Fosso di Carroceto

Postazioni tedesche all’interno del fosso di ”Carroceto”. Archivio NAC

“The Starfish” La Stella Marina – alla fine del fosso della Riserva Nuova

Postazione all’interno degli uadi con mitragliatrice Bren. Foto archivio IWM NA 12717

“The Culvert” Canale Sottorraneo

E’ un piccolo ponte che si trova su via della Riserva Nuova, sotto il quale passa un fosso che è posto, tra il fosso della “Bottaccia”, sulla destra, ed il fosso del “Buon Riposo”, a sinistra. Durante i mesi della guerra il posto fu utilizzato dagli americano, e poi dai britannici, come posto di commando e di medicazione avanzato.

Postazione medica. Foto Archivio IWM NA 12430

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