L’origine del nome Campoleone, risale all’anno 1314, quando un ricco proprietario di fondi rustici, tale Johannes Leonis, possedeva quella fascia di territorio che andava dalla tenuta Solforata di Pomezia, fino all’omonima Campo Leone di Aprilia. La localizzazione storica della Tenuta di Campo Leone non corrisponde con l’attuale borgata di Campoleone, sorta spontaneamente, negli ultimi 40 anni intorno al nodo stradale che la Nettunense forma con le vie per Lanuvio, per Cisterna e per la stazione ferroviaria, ricadente invece sul territorio appartenuto alla Tenuta di Tufello. La parte di territorio che dal fosso dell’Acqua Buona si estende verso Roma costituisce la Tenuta di Campo Leone vera e propria, dove fu eretto l’antico casale omonimo e la Chiesa di San Giovanni, distrutti poi dagli eventi bellici del 1944. Mentre nella parte di territorio ricadente nella Tenuta di Valle Oliva, nel 1920 venne costruito l’attuale scalo ferroviario di Campoleone, che prese questa denominazione a motivo del casale antico ad esso più prossimo. Il 16 luglio 1920, ci fu l’inaugurazione del primo tratto della direttissima Roma-Napoli, che andava dalla stazione di Roma a quella di Carano, proprio quest’ultima località, nel 1923, prese poi il nome di “Campoleone” e l’omonima stazione ferroviaria venne inaugurata il 31 ottobre 1920. Proprio lo scalo ferroviario di Campoleone fu l’obiettivo primario degli Inglesi quando sbarcarono a Nettunia (Anzio/Nettuno), il 22 gennaio 1944. Dalla stazione, infatti, passavano i treni che trasportavano, per la 10° Armata tedesca, dislocata lungo la Linea Gustav, soldati, mezzi, armi e munizioni. L’attacco alla stazione di Campoleone prevedeva di creare una linea di partenza all’altezza del km. 17 della via Anziate (attuale Nettunense), con la 24° Brigada, per ripulire la strada e tenere la posizione per l’arrivo dei carri armati, che avrebbero dovuto avanzare sulla destra insieme alle guardie Scossesi ed Irlandesi, nella parte centrale lungo la strada e la linea ferroviaria con il 5° Grenadier Guards ed a sinistra attraverso il bosco di Vallelata con il 1° Duke of Wellington e il K.S.L.I. Il 27 gennaio 1944 le truppe britanniche dopo aver preso Aprilia, occuparono i casali della “ Tenuta Federici “, appena a nord della città con le Guardie Scozzesi. La sera del 28 tre jeep con a bordo gli ufficiali del 5° Granadieri si stavano recando ad un incontro con il loro comandante per organizzare il loro spostamento per il giorno successivo. Sfortunatamente questa squadra sbagliò strada ed andò incontro ad un avamposto tedesco. Tre dei comandati di compagnia furono uccisi ed uno andò disperso. Questo inconveniente porto a ritardare l’esecuzione del piano perché il 5° Granadieri dovette essere sostituito con il 2° Sherwood Foresters. Questo ritardo permise ai tedeschi di posizionarsi ed aspettare l’attacco. L’attacco fu un disastro per i britannici anche perchè i carri armati alleati si impantanarono a causa del terreno impervio, ai lati della via Anziate. Alla fine pur riuscendo ad arrivare nei pressi della Stazione ferroviaria di Campoleone con gli Sherwood Foresters Regiment, non riuscirono ad averne il controllo a prezzo di gravissime perdite. Agli sfortunati britannici venne in aiuto anche la 1° Divisione corazzata americana che effettuò uno sfondamento sul crinale di Vallelata, alla congiunzione degli schieramenti Tedeschi, tra la 65° Divisione di fanteria tedesca e la 3° Panzer Grenadier, nel tentativo di arrivare in soccorso ma a causa del terreno accidentato e reso impraticabile dalle abbondanti piogge non può sfruttarono a pieno l’occasione, nonostante i duri combattimenti. Il primo febbraio, i tedeschi si preparano a questo punto a contrattaccare il saliente occupato dagli inglesi e soprannominato “The Thumb” il pollice. Il 3 Febbraio dopo un massiccio fuoco di artiglieria, le truppe germaniche attaccano le postazioni britanniche a Campoleone. Lo scontro è feroce, la 3° Brigata di fanteria rimane isolata, e l’aviazione alleata, non può intervenire a causa del maltempo. Inizierà una precipitosa ritirata che si concluderà nella battaglia di Aprilia- Carroceto 8 all’11 Febbraio. Le perdite furono ingentissime su entrambi i campi: i battaglioni britannici avevano perso il 60% dei gli effettivi circa 1500 soldati tra morti, feriti, dispersi e prigionieri. La stazione di Campoleone ritornò alla ribalta verso il 29 maggio, quando i Britannici, dopo aver liberato Aprilia, tentarono di conquistarla, ma ancora una volta, vennero fermati da un gruppo di soldati della 65° Divisione di fanteria Tedesca che, in un solo giorno, con l’ausilio di un solo cannone, mise fuori combattimento 70 carri-armati Alleati. Grazie a questa operazione il tenente Heinrich Wunn della 7° Compagnia 147 Reggimento Granatieri della 65° Divisione di Fanteria della Wehrmacht ottenne la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con le seguente motivazione: Negli ultimi giorni di maggio il nemico attaccò le posizioni tedesche a sud dei Colli Albani con una tremenda superiorità di uomini di materiale. Uno dei punti chiave della linea tedesca fu aggirato dai carri armati alleati su entrambi i lati e successivamente lasciato isolato. Questo punto è stato detenuto dalla 7° Compagnia del 147 reggimento granatieri della Renania guidato dal Tenente della riserva Heinrich Wunn. Mentre i carri armati che avevano sfondato a sinistra ed a destra passando nelle retrovie, la fanteria attaccò per 6 volte in 24 ore e ogni volta furono respinti dai granatieri eroicamente anche senza la mancanza di supporto della fanteria e del bombardamento con le armi pesanti. Ma il tenente Wunn ed i suoi uomini non trovarono riposo e la notte seguente per un totale di dodici volte il nemico attaccò con fanteria e carri armati. Ogni volta che questi attacchi iniziavano venivano interrotti o, se riuscivano a penetrare nel caposaldo, per la loro potenza superiore, venivano respinti contrattacchi. Poi arrivo un mezzo corrazzato con la richiesta di resa della guarnigione del caposaldo che fu rifiutata. Grazie a questa azione coraggiosa e sacrificale, il comandante della Compagnia Tenente Wunn ed i suoi granatieri hanno impedito lo sfondamento del nemico in una posizione di particolare importanza per la tenuta del fronte di divisione. In seguito, durante le continue battaglie che si sono sviluppate per la conquista delle pendici meridionali dei Colli Albani in cui gli alleati registrarono la perdita di oltre 100 carri armati, questo manipoli di soldati ebbe un ruolo non trascurabile nel successo difensivo ottenuto. Altre Croce di Ferro con Croce del Cavaliere vennero conferite al Primo tenente Wilhem Finkbeiner e al Caporale Johann Vetter per aver contribuito con le loro gesta eroiche al blocco dell’avanzata degli alleati alla fine di Maggio inizio di Giugno mettendo fuori combattimento numerosi carri armati. Solo dopo l’intervento, della 34° Divisione di fanteria Americana, il 30 maggio gli alleati ebbero la meglio sui tedeschi riuscendo ad occupare la stazione di Campoleone, per poi proseguire verso Lanuvio e Velletri. Naturalmente la stazione ferroviaria, essendo un obiettivo sensibile, fu oggetto di continui bombardamenti, che causarono diverse vittime tra i civili.