Campo di Carne prende il nome da Campus Carnae, che in latino significa “Campo di Carna”. Carna era una divinità romana ed, a Campo di Carne, era situato un tempietto, in suo onore. Questo territorio, fin dall’epoca romana (272 a.c.), fu teatro di numerose battaglie; qui, 2.224 anni dopo, si svolse una delle più cruente battaglie della Campagna d’Italia. Il simbolo di questa battaglia fu il cavalcavia ferroviario, denominato dai britannici “Flyover”, e “Overpass” dagli americani. Fin dalle prime ore dello sbarco alleato il cavalcavia fu al centro delle vicende belliche per vari motivi tra cui: la sua posizione dominante essendo una delle strutture più alte nei pressi; perché sotto di esso passa la via nettunense via Anziate la strada principale per raggiungere la stazione ferroviaria di Campoleone, obbiettivo dei britannici; terzo le sponde del cavalcavia erano dei buoni ripari dall’artiglieria tedesca e dove vennero scavate delle postazioni e posti di osservazione. Dal 16 al 22 febbraio, durante la controffensiva tedesca denominata “Fishfang” che prevedeva un attacco che doveva partire da Aprilia, in direzione di Nettunia (Anzio-Nettuno), percorrendo la strada Nettunense, all’epoca denominata “via Anziate” la strada provinciale 82 (via la Cogna e via Genio Civile) con il cavalcavia rappresentò l’ultima linea di difesa della testa di ponte. Durante i cruenti scontri pattuglie tedesche riuscirono ad arrivare sulla “Strada Laterale” o “Wigan Street” come venne soprannominata dagli alleati, ma vennero prontamente respinte anche grazie all’intervento dei mezzi corrazzati. Gli Alleati, allo stremo chiamarono, al fronte, tutti gli uomini abili che avevano a disposizione tra i quali: feriti; cuochi; portuali; appartenenti alla banda musicale ed alla Polizia Militare, inoltre furono inviati, a Campo di Carne, diversi camion, carichi di blocchi di cemento, utilizzati come ostacolo, sotto il cavalcavia, per impedire il transito dei veicoli nemici, provenienti da Aprilia. La battaglia che si svolse, fu, fino a quel momento, una delle più tremende e sanguinose della II Guerra Mondiale, tra i due schieramenti si persero più di 10.000 uomini, tra morti feriti e dispersi. Solo l’intervento, in extremis, dell’aviazione Alleata, che per la prima volta utilizzò i bombardieri pesanti, sulle truppe al fronte, permise di cambiare le sorti. A causa delle gravi perdite subite, i tedeschi, il giorno 22, cessarono gli attacchi.